Tre regole per litigare

“L’amore non è bello se non è litigarello”, dice il proverbio. In effetti alcune ricerche evidenziano che non ci siano differenze tra coppie disfunzionali e coppie felici nel numero dei litigi. L’unica differenza è la lunghezza del litigio. Le coppie che si definiscono infelici sono quelle che tengono troppo lunghi i litigi. L’abilità di tagliare corto nei litigi si può imparare: ecco un libro che ci può aiutare.”

Avete ancora da sfruttare gli ultimi giorni di vacanza? Oppure siete già nell’ottica di ripartire, magari cercando degli obiettivi da raggiungere nel prossimo anno? Entrambe le occasioni sono indicate per decidere di leggersi un buon libro.

Ecco il nostro consiglio: 3 regole per litigare e altri consigli per una coppia felice”. Pubblicato da Sempre Editore e disponibile anche in formato e-book, il libro offre tantissimi spunti per riflettere sui punti deboli della nostra coppia e offre preziosi consigli su come migliorare il rapporto col proprio coniuge.

«Litigare è la norma, non possiamo pensare di eliminare il conflitto» spiega Marco Scarmagnani, giornalista, consulente di coppia e attualmente presidente del Forum Famiglie Veneto. «Nel libro ho cercato di sintetizzare i modi funzionali per litigare nella coppia. Naturalmente nella coppia ci sono discussioni perché si vedono le cose in modo diverso, il conflitto invece è una modalità di gestire una divergenza che assume delle tonalità emotivamente importanti».

L’autore, che da anni segue tante coppie come consulente, non ha dubbi: «Una delle 3 regole è quella di tagliare corto: ci sono delle ricerche che evidenziano che non ci siano differenze tra coppie disfunzionali e coppie felici nel numero dei litigi o negli argomenti che portano al conflitto. L’unica differenza è la lunghezza del litigio. Le coppie che si definiscono infelici sono quelle che tengono troppo lunghi i litigi. L’abilità di tagliare corto nei litigi si può imparare».

Insomma: anche l’amore litigarello ha le sue regole, altrimenti si rischia di passare dal conflitto alla guerra. L’obiettivo della guerra è l’eliminazione dell’altro e allora la coppia smette di esistere.

Se volete saperne di più, potete leggere anche questa intervista a Scarmagnani.


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