L’apparato genitale maschile è formato da:
– genitali esterni: PENE e SCROTO
– genitali interni: TESTICOLI, EPIDIDIMO, DOTTI DEFERENTI, VESCICOLE SEMINALI, PROSTATA, DOTTI EIACULATORI, URETRA
Lo scroto è la BORSA che contiene i 2 testicoli, fra loro separati da un setto.
Contiene al suo interno un muscolo, le cui fibre, in seguito a sbalzi di temperatura o fenomeni emotivi, possono contrarsi o rilasciarsi, AVVICINANDO o ALLONTANANDO i testicoli dal corpo.
La pelle particolarmente rugosa dello scroto da un lato ha lo scopo di disperdere meglio il CALORE, grazie all’ampliamento della superficie e dall’altro facilita il meccanismo di avvicinamento o allontanamento dello scroto dai testicoli in esso contenuti garantendo la perfetta formazione degli spermatozoi, essi infatti per essere prodotti e poter funzionare in modo corretto, hanno bisogno di essere esposti ad una temperatura relativamente costante e leggermente più bassa di quella corporea.
I testicoli (o gonadi) sono dotati di una duplice funzione:
– produzione di spermatozoi
– produzione di ormoni
Lo sviluppo del testicolo avviene nella VITA INTRAUTERINA ed inizia dopo circa 7 settimane dal concepimento. Essi nascono all’interno dell’addome e si portano all’interno dello scorto, a partire dal 6 ° MESE DI GRAVIDANZA.
Talvolta può accadere che alla nascita i testicoli non siano presenti nello scroto ma vi arrivino durante la fanciullezza, soltanto nel caso in cui i testicoli non scendano spontaneamente (CRIPTORCHIDISMO), si renderà necessario un intervento medico o chirurgico.
Il testicolo ha forma OVOIDALE e pesa circa 20-30 grammi .
A parità di dimensione, in genere, quello di sinistra è posto leggermente più in BASSO dell’altro. Il perché non è noto ma si ipotizza che questo espediente è messo in atto dalla natura per impedire che i testicoli possano urtare fra di loro provocando dolore quando l’uomo si muove.
Il testicolo è formato da circa 250 lobuli che contengono da 1 a 3 tubuli fortemente ripiegati su se stessi ciascuno infatti è lungo fino ad 1 metro. Nei tubuli ci sono delle CELLULE che producono gli spermatozoi.
Testicolo —> lobuli —> tubuli —> cellula —> spermatozoi
Per dare origine ad uno spermatozoo sono necessari 75 giorni, il loro ritmo di produzione però è costante ed estremamente elevato.
Sembra che i testicoli producano 50.000 spermatozoi al minuto equivalenti a circa 200-300 milioni al giorno.
La maggior parte di questi spermatozoi non arriverà mai all’esterno ma saranno distrutti ed assorbiti nell’epididimo.
Oggi questa produzione è molto compromessa; recenti studi epidemiologici sottolineano l’abbassamento progressivo dei parametri seminologici nella popolazione maschile e quello che era vero 10-15 anni fa oggi non lo è più.
Questa incidenza del fattore maschile nell’infertilità di coppia trova alcune ipotesi in una moderna teoria che evidenzia che il testicolo verrebbe danneggiato molto precocemente per fattori ambientali , addirittura durante la vita uterina.
Le gonadotossine (cioè sostanze in grado di disturbare la funzione del testicolo sotto il profilo ormonale, sono collegate allo stile di vita (basti pensare al fumo, alcool, droghe leggere , da ultimo radiofrequenze- nonché ad un inizio precoce e non sempre consapevole della vita sessuale.
Da questo punto di vista la prevenzione rimane ancora il campo più importante da approfondire e da perseguire.
La produzione di spermatozoi che inizia alla pubertà intorno al 13° anno di vita è continua e non ha un termine ben definito contrariamente alla donna con la menopausa.
L’uomo quindi è SEMPRE FERTILE. Da un punto di vista biologico la possibilità riproduttiva potrebbe essere garantita anche se l’uomo avesse un solo testicolo, ma avere 2 testicoli offre all’uomo una garanzia estremamente sicura.
La peculiarità dello spermatozoo è quella di essere l’unica cellula che esercita la sua funzione fuori dell’organismo.
E’ costituito da una TESTA dove è collocato il nucleo che contiene il DNA ed è l’unica cellula che contiene la metà del corredo cromosomico presenti in tutte le altre cellule del corpo.
Ha un COLLO e una TRATTO INTERMEDIO che contiene i mitocondri che producono energia per dare movimento alla coda e quindi una CODA che gli garantisce la motilità.
Ma lo spermatozoo non deve essere visto solo come una valigetta di DNA, esso svolge un ruolo attivo anche per l’attivazione dell’ovocita e dei meccanismi biochimici che portano al compiersi in modo completo la fecondazione.
Una volta maturo lo spermatozoo si stacca dalla parete del tubolo ed inizia il suo viaggio verso l’esterno confluendo in unico canale denominato EPIDIDIMO , lungo 7 metri e ripiegato più volte su se stesso a mo’ di cappello sul testicolo.
Qui li spermatozoi imparano a muoversi e subiscono un processo di maturazione che inizia renderli idonei alla fecondazione .
Ciascun epididimo poi si apre nel rispettivo dotto deferente, risale lungo il margine posteriore del testicolo, attraverso il canale inguinale, entra nell’addome decorrendo ai lati della vescica fino a confluire nella vescicola seminale che ha la funzione di fornire al liquido seminale un SECRETO molto ricco di zuccheri . Dalla vescicola seminale ha origine il dotto deferente ,quest’ultimo dopo un breve tragitto sbocca nell’uretra.
È un canale lungo che origina dalla vescica urinaria, attraversa la prostata e si apre all’esterno sulla sommità del glande dopo aver contribuito a formare il pene. L’uretra raggiunta dalle vie seminali nella porzione che attraversa la prostata trova una valvola del tutto particolare definita sfintere che impedisce che il liquido seminale arrivi nel momento dell’eiaculazione in vescica.
E un organo abbastanza voluminoso paragonabile per forma ad una castagna con la base in alto.
La sua attività fisiologica è legata alla funzione di secerne il succo prostatico quali importante costituente dello sperma. Fornisce i principi energetici allo spermatozoo per renderlo resistente al suo “viaggio”.
Lo sperma è un liquido lattiginoso, denso, biancastro dal caratteristico odore pungente che nasce dall’unione degli spermatozoi con il secreto prostatico. In esso son presenti fino a qualche anno fa da 300 a 500 milioni di spermatozoi.
Il pene è l’organo che consente l’effettuazione del rapporto sessuale quando sia eretto e che consente il passaggio dell’urina quando non sia eretto.
Semplificando, anatomicamente si riconoscono la RADICE posta nel perineo; il CORPO che costituisce la parte libera; il GLANDE formazione espansa che ne costituisce la parte terminale.
La pelle di rivestimento è molto elastica e va a ricoprire il glande prendendo il nome di PREPUZIO, che si può scoprire o ricopre il glande a seconda che il pene sia eretto o meno , è fissato al glande attraverso un sottile legamento di pelle chiamato frenulo (filetto).
La pelle del pene contiene un’infinità di terminazioni nervose che sono capaci di produrre e trasmettere piacere quando stimolato.
Nella parte interna si riconoscono anatomicamente il CORPO SPUGNOSO che è una struttura morbida simile ad una spugna , esso avvolge l’uretra , il canale che trasporta l’urina e lo sperma. I Corpi Cavernosi sono strutture cilindriche che contribuiscono a mantenere la forma quando sia eretto.
Il glande è la parte più sensibile del pene essendo estremamente ricco di strutture nervose sensoriali , si comporta come un cuscinetto morbido posto sulla sua sommità al fine di proteggere l’apparato genitale della donna a causa della rigidità dei corpi cavernosi.
L’erezione è un fenomeno riflesso, non dipendente dalla volontà, intervengono stimoli di natura psicogena (udito, vista olfatto.. fantasie, sogni..) e stimoli di natura riflessa (stimoli del pene e stimoli che provengono dagli organi interni), spesso agenti sinergicamente fra di loro.
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