Con castità si intende l’astinenza da qualsiasi pratica sessuale. Questo esercizio viene sempre analizzato solo in superficie, discusso in mezzo a tanti altri discorsi, mai approfondito seriamente, perchè la fatica potrebbe essere troppa, l’impegno eccessivo, lo scandalo inevitabile.
La castità può essere vissuta in coppia, ma tutto parte dalla scelta del singolo, dal limite che ognuno è disposto a darsi per l’accoglienza di sé e dell’altro. Significa scegliere una strada e percorrerla sempre, in qualsiasi momento, in ogni circostanza della vita. L’uomo nasce per sua natura libero, ma cosa se ne fa di tutta questa libertà se non è disposto a perderla, a metterla in gioco fino in fondo, fino a una delle scelte più estreme?
Scegliere la castità significa selezionare uno stile di vita tra le infinite possibilità che ci si presentano. Vuol dire educare, ammaestrare noi stessi nel fare le scelte migliori. Pochi obiettivi, impegni, eventi ben selezionati, verso cui orientare tutta la nostra persona. La castità è il pieno esercizio della nostra libertà.
La castità significa addomesticare la ferocia delle proprie pulsioni e il ruggito degli istinti. Per fare ciò esiste un decalogo che spiega tutti i passaggi per diventare “domatori”.
- Dal “perché” al per-chi: tutto ha inizio con una domanda: Per chi scelgo la castità? Seguita da: Perché la scelgo?. La castità è prima di tutto una realtà, uno stato dell’essere, quindi va vissuta, sperimentata, azzardata. Il suo senso e significato si svela passo dopo passo, man mano che viene praticata e vissuta.
- Dal “per lei/lui” al “per me”: scegliere la castità per accontentare le aspettative, le richieste dell’altro rischia di diventare una grandissima perdita di tempo. Se questa scelta non viene presa prima di tutto per se stessi il pericolo è di incastrarsi in una situazione di sofferenza da cui si tenterà di scappare alla prima occasione, prendendo la prima uscita di emergenza disponibile. “Fare propria” la castità fortificherà questa scelta. Un seme piantato e che se curato porterà frutto per chiunque, soprattutto per la coppia. Il punto di partenza può essere un motto, una frase, il desiderio di sperimentare qualcosa di nuovo. Qualsiasi motivazione è valida, basta che sia personale!
- Da sforzo a sacrificio: la castità non è semplice, è una sfida prima di tutto con se stessi. Un esercizio di nervi saldi e buona volontà che necessita di un significato affinchè sia fecondo. Il sacrificio che è richiesto per praticare la castità è ciò che la rende importante, preziosa e richiede nuovamente di rispondere alla domanda: Per chi lo fai? Questa fatica non può essere sostenuta da una sola persona. E’ necessario confrontarsi con amici che condividono con noi questa esperienza e con una buona guida spirituale, che ci permetta di individuare il percorso più adatto a noi.
- Da repressione a espressione (vera) di sé: l’espressione dell’affettività fisica non manifestata è una forzatura e può rimanere mera repressione se non trova un “canale alternativo” dove esprimersi e dove il singolo può comunicare. Quindi è importante chiedersi: ho mai dato spazio al vero me? Mi sono mai dato davvero un momento libero? Cosa c’è là fuori? Chi conosco oltre a lei/lui? Con chi posso incontrarmi e condividere oltre alla mia lei/il mio lui?
- Dal “come posso fare” al “cosa posso fare”: sempre nell’ottica dell’espressione di sé, è utile chiedersi cosa sarebbe bello fare, condividere, a quali attività dedicare il nostro tempo, riflettere su ciò che possiamo dare e donare. L’importante è agire, partire da qualcosa di concreto. Può essere una scampagnata, fare una torta solo o con qualcuno, cimentarsi in qualcosa di nuovo, visitare un museo…
- Da dentro a fuori: tutto questo movimento ci porta inevitabilmente fuori da noi stessi verso quanto esiste all’ esterno. Il focus si sposta da sé stessi al mondo.
- Dal “conoscer-ci” al “conoscer-mi”: conoscere se stessi è importante per proporsi, dare dei limiti, donarsi pienamente, a prescindere dall’essere fidanzati o meno. Al sesso viene spesso dato il compito di approfondire una conoscenza, ma oltre che implicare emotivamente e umanamente un livello molto profondo, l’elemento sessuale è pregno di una tale potenza da tenere insieme qualcosa che in altre circostanze non sarebbe unita. La conoscenza di sé, con l’assenza del rapporto sessuale, permettono un accurato viaggio nella verità nel reale, dei desideri e dei sentimenti.
- Dal “se non lo facciamo non mi ami!” al “mi ami se non lo facciamo?”: le relazioni vengono spesso interpretate come conti in banca dove, se sottratta la “somma di denaro” del sesso, si finisce in negativo. La coppia sussiste solo se accompagnata dall’atto sessuale, in un “ricatto” che vincola la coppia ad uno specifico comportamento. In una relazione amorosa la dimensione del sesso è davvero importante (per non dire fondamentale) ma se questo aspetto per una serie di motivi dovesse venire meno: io cosa ho? Noi cosa abbiamo? Cosa possiamo darci/donarci?
- Da ebrezza a tenerezza: il sesso restituisce una forma di “ebrezza” e passionalità travolgente, unica e grandiosa che ci unisce all’altro; tuttavia, esistono anche altri momenti in cui il partner non è “disponibile” nel modo in cui desideriamo, per tanti motivi.
Ogni cosa ha il suo tempo: c’è un momento per l’ebbrezza e uno per la tenerezza, così come c’è il bello della potenza di un concerto ma anche il “tepore” della musica di sottofondo. La castità costruisce e fornisce alla coppia lo spazio e l’opportunità per approfondire la tenerezza. - Dal “… ma se ci amiamo!?” al “proprio perchè ci amiamo!”: quest’ultimo punto riguarda tutti, e si riferisce al fatto che l’amore viene espresso nella modalità esclusivamente genitale, ma come detto fino ad ora, questo non è pienamente vero. Lasciare spazio alla castità nella propria vita, significa far posto ad una nuova dimensione di sé che diventa pian piano imprescindibile. La castità gradualmente plasma il singolo e la coppia, perfezionando la capacità di amare e di esprimere affetto, arricchendo lo stesso atto sessuale.
Come spiegato prima, la castità è un’opportunità che si presenta nella vita di ogni singolo uomo e donna. E’ la possibilità di conoscere il proprio valore partendo da un’attenta osservazione e ricerca di se stessi. Solo chi conosce il proprio prestigio è in grado di scegliere accuratamente a cosa e soprattutto a chi dedicarsi. Essere casti significa essere liberi di scegliere.
(materiale tratto e rielaborato da un testo di Manuele Minuzzo, insegnante diplomato Iner)
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