Non c’è amore più grande che dare la vita per i propri amici (Giovanni 15,13). Quando una coppia sceglie di rispettare i tempi fertili per rimandare una gravidanza, non nega l’amore, ma lo amplifica. Rinunciare a un momento di intimità per il bene dell’altro diventa un atto di dono totale. Significa dire all’altro con la nostra scelta consapevole che siamo disposti ad aspettare di poterlo avere tutto. Accogliere tutto il corpo del marito o della moglie senza artifici chimici o fisici che possano limitarne la fecondità. Perché accogliendo completamente l’altro attraverso il suo corpo possiamo entrare in una piena comunione di tutta la persona (corpo, mente e cuore). Questa attesa trasforma ogni incontro successivo in un evento speciale, preparato con cura e vissuto con gioia.
Come scrive Dante nel Paradiso: E ‘n la sua volontade è nostra pace.
Giovanni Paolo II afferma con forza questa verità con delle parole molto chiare: La dimensione unitiva e quella procreativa dell’atto coniugale non possono essere separate senza alterare la verità intima dell’atto stesso. Quando i coniugi si uniscono nell’amplesso, essi sono chiamati a un dono reciproco totale, che include l’apertura alla trasmissione della vita. Ogni atto che escluda intenzionalmente questa apertura rischia di ridurre la comunione tra gli sposi a una semplice ricerca di piacere e non al segno della donazione totale di sé.
https://matrimoniocristiano.org/2025/01/18/riscoprire-lintimita-attesa-comunione-e-amore-vero/
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