Il tempo che passa non mi basta

IL TEMPO CHE PASSA NON MI BASTA

Può capitare nel corso di una relazione che si arrivi ad una rottura; essa rappresenta un vero e proprio lutto da affrontare. Le sensazioni e le emozioni connesse a questa rottura sono strettamente legate a un compito importante che è quello di imparare ad affrontarle, farle proprie ed integrarle in un’immagine di sé da rendere armonica.

La fine di una storia o di una relazione amorosa è una sfida che può sembrare impossibile da vincere. La separazione che ne consegue è un’esperienza dolorosa, sia per chi ne pone fine, ma soprattutto per chi subisce la decisione presa.

E allora come dimentichiamo una relazione passata? In questa sofferenza, può accadere che il tempo non scorra più, che le situazioni vissute nella relazione tornino a galla e che ci faccia soffrire il pensiero di essere tornati soli o che l’altro ci ha abbandonato.  Eppure quello trascorso, se è stato vissuto con onestà e intelligenza, non è tempo perduto, è tempo anch’esso in cui diventiamo più uomini e più donne.  Se abbiamo amato e ci siamo presi cura della persona che è stata accanto a noi, questo amore resta in noi come un surplus di umanità. 

Ognuno di noi è veramente libero di imprimere alla propria vita la direzione che crede migliore, ma deve sapere che il disegno finale sarà il risultato delle piccole e grandi scelte quotidiane che, insieme, plasmano una personalità.  In fondo la nostra vita rappresenta la nostra libertà che prende forma e si manifesta. Per questo bisogna scegliere, prendere una decisione per voltare pagina; la vita è piena di grandi occasioni che ci passano davanti, imparare a cogliere queste occasioni per raggiungere la vera felicità, altrimenti sarà il tempo che passa, saranno i limiti posti dalla salute, dalle condizioni che cambiano, a scegliere per noi. 

Come sappiamo bene è il tempo la vera casa dell’amore, il tempo è la misura grazie ed entro la quale le persone vivono e conoscono amore.  Nella rottura si entra nella morte ma se ne esce nuovi, più forti della morte; perché l’amore non muore, al più può essere ucciso, ma esso non è destinato a morire, ma a vivere e a portare frutti. 

Anche se necessitiamo di un tempo infinito, in realtà quello che ci basta sono pochi secondi per dire sì e aprire la porta alla vera felicità, che è in noi. L’amore è dono e può essere donato agli altri ma anche a sé stessi, imparando a darci valore.  È proprio questo aspetto su cui bisogna concentrarsi, ovvero recuperare le energie e sentirsi di essere dono, per iniziare a concentrarsi su di sé e a prendersi cura di sé stessi.

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