Quando è successo che l’uomo e la donna hanno perso fiducia e competenza riguardo al proprio corpo e alla propria sessualità? Perché abbiamo permesso che agenti esterni controllassero e determinassero la nostra fertilità? Come mai non riusciamo ad apprezzare la bellezza dei periodi di cambiamento e graduale maturazione che arricchiscono meravigliosamente la vita umana?

Mi ritrovo a pensare queste domande durante un viaggio in macchina in cui, ascoltando la canzone Mancarsi del gruppo italiano “Coma_Cose”, rifletto sul testo che mi sembra fotografare alcuni aspetti ed emozioni propri di un’età molto particolare: i 20 anni.

«…Agli sbalzi d’umore che ci causano drammi, che schifo avere 20 anni, però quanto è bello avere paura…» in bilico tra il brivido di diventare grandi, la percezione di avere il mondo fra le mani e l’incertezza di un futuro che non conosciamo, la paura di fallire prima ancora di iniziare. Poco dopo, il verso che mi colpisce più di tutti: «Ci hanno dato un cuore in mezzo alle gambe ma senza le istruzioni per usarlo». Non mi trovo d’accordo con questa visione della sessualità.

Sicuramente viviamo in un periodo storico in cui, nonostante sia presente una grande libertà sessuale e si riceva costantemente stimoli di ogni tipo riguardo la sessualità e la fertilità, in realtà vi è molta ignoranza su questi temi sia tra i giovani sia tra gli adulti. Trovo che ci sia una tendenza comune alla base di questo fenomeno: il delegare.

È giusto delegare ad altri il controllo della nostra sessualità?

Fin da giovani deleghiamo il controllo e la conoscenza della nostra sessualità a medici e ormoni sintetici quando, invece che ascoltare e comprendere il nostro corpo, dargli il tempo di maturare e regolarizzarsi, si ricorre a visite ginecologiche (spesso brevi e asettiche) e alla somministrazione di medicinali, primo fra tutti la pillola anticoncezionale, quale che sia la problematica riscontrata (sindrome pre-mestruale più o meno accentuata, cicli irregolari o abbondanti o dolorosi, il desiderio di avere una vita sessuale soddisfacente con partner fisso o occasionale ecc.).

All’interno della coppia si delega la responsabilità del controllo della fertilità e quindi della contraccezione a uno dei due partner, il quale si avvale quasi sempre di mezzi, meccanici o farmacologici, esterni al corpo per limitarlo e sfruttarlo a nostro piacimento invece che viverlo nella sua pienezza tramite una scelta condivisa tra l’uomo e la donna che quotidianamente si rinnova nel confronto e nell’intimità.

I genitori preferiscono spesso delegare alla scuola, a internet o all’opinione pubblica la responsabilità educativa rispetto alla sessualità che però risulta essere fondamentale per garantire un approccio genuino, sereno e consapevole a questo aspetto della vita umana così importante e delicato. Tale approccio permetterebbe ai giovani e poi agli adulti di apprezzare la bellezza e complessità della sessualità ognuno nella sua individualità invece che viverla in modo superficiale; nel mondo scientifico è ormai risaputo quanto i primi vissuti psicologici ed esperienziali che riguardano la sessualità, la mascolinità e la femminilità, lasciano un segno profondo nel nostro essere e influenzano tutta la nostra vita sessuale.

Uno strumento utile per vivere in pienezza la sessualità

Il metodo naturale sintotermico Roetzer è sicuramente uno strumento utile per scoprire con naturalezza le capacità intrinseche del nostro corpo, appropriarsene e quindi vivere in pienezza la sessualità.

Per prima cosa imparare le differenze del maschile e del femminile permette di apprezzare la specificità di genere, ricchezza propria dell’individuo attraverso cui esso esprime il suo potenziale sessuale: l’uomo ha uno sviluppo lineare e una fertilità continua, caratterizzata dalla forza e prontezza di donare la vita; la donna ha invece uno sviluppo graduale e una fertilità ciclica caratterizzata dalla potenza generatrice. Il corpo ha un suo linguaggio, quello maschile è molto diretto, l’uomo può vedere e toccare i suoi genitali perché sono esterni, quello femminile non si vede, perché parte dei genitali sono interni, ma si “sente” attraverso segni, sintomi e sensazioni molto precisi.

Come individuare giorni fertili e non fertili

Alcuni segni sono comuni a tutte le donne, inequivocabili, dimostrabili scientificamente e permettono di individuare con precisione i giorni fertili e i giorni non fertili con un’alta affidabilità.

Il primo è la mestruazione, fenomeno che indica l’inizio del ciclo ovarico; il secondo è il muco cervicale, indice di fertilità; il terzo è la variazione della temperatura basale, determinata dalla presenza del progesterone e segno di avvenuta ovulazione.

Altri sintomi sono personali e variabili, tanti quanti ognuno impara a riconoscere. Possono ripresentarsi con una certa frequenza o essere estemporanei. Ad esempio, il tono dell’umore che cambia in determinati giorni, la stanchezza che lascia il passo ad una particolare energia e creatività, un desiderio aumentato di mangiare dolci, la tensione al seno o la libido che aumenta e diminuisce a seconda della fase del ciclo.

Il metodo sintotermico Roetzer consiste proprio nell’auto osservazione e interpretazione di questi segni. È un aiuto prezioso perché una donna che conosce sé stessa vive serenamente tutti i cambiamenti del suo corpo, partendo dalla pubertà per arrivare alla menopausa, esprimendo al massimo la propria personalità; la femminilità se vissuta profondamente permette di fidarci di noi stesse, accettarci, riappropriarci della nostra sessualità in tutte le sue sfaccettature invece che vivere con angoscia disagio o imbarazzo le mestruazioni, la gravidanza, il parto e la menopausa affidando la loro “gestione” ad estranei.

Un modo per nutrire l’intimità e la complicità di coppia

All’interno di una relazione saper cogliere e condividere i sintomi e i segni della fertilità di coppia permette di nutrire l’intimità e la complicità, accettarsi senza riserve e vivere il rapporto sessuale nella sua meravigliosa pienezza, rispettando i tempi naturali dell’uno e dell’altra in tutte le età dell’amore. La scelta della coppia di usare il metodo naturale aiuta a trovare il tempo, nella frenesia quotidiana, per parlare del proprio sentire psico-fisico cosicché non solo conosciamo profondamente noi stessi ma anche l’altro.

Inoltre genitori sicuri e padroni della loro sessualità riusciranno ad accompagnare con naturalezza le fasi di sviluppo dei propri figli, valorizzando e dando una chiave di lettura positiva per questa sfera della vita tanto importante quanto delicata. Se un giovane ha consapevolezza della bellezza che ognuno racchiude in sé può custodirla e preservarla, rispetta sé stesso e gli altri e impara a non vivere la sessualità esclusivamente sulla scia degli impulsi e del piacere.

È vero: abbiamo un cuore in mezzo alle gambe, ma non credo che ci servano istruzioni per usarlo. Basta ascoltare il nostro corpo, osservarlo, per accorgerci che possediamo dentro di noi le risorse che cerchiamo e, perché no, tramandare questo sapere come un’arte e un tesoro inestimabile.

Maddalena Ferretti (insegnante del metodo sintotermico Roetzer)

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